lunedì 21 maggio 2012

COMUNICATO STAMPA #14

Un importante convegno all'Università di Salerno. Martedì 22 maggio alle 9.30

“Petrolio e territorio: il futuro del Vallo di Diano sull'esperienza della Basilicata”
È il titolo dell'importante convegno aperto al pubblico cui il comitato “No al Petrolio” nel Vallo di Diano prenderà parte martedì 22 maggio prossimo presso la facoltà di Ingegneria dell'Università di Salerno.

A partire dalle 9.30 nell'aula delle lauree di Ingegneria, un nuovo momento di confronto è stato organizzato da questo comitato insieme alle associazioni studentesche Agorà, Alf, Futura, Panta Rei, PiKuadro Kollettivo Ingegneria, Run, Unifriends e Sui Generis.

Il punto di partenza sarà l'esperienza dell'estrazione petrolifera su terra ferma che avviene da oltre 3 lustri in Basilicata. Nella regione i cui pozzi petroliferi distano, in alcuni casi, poche centinaia di metri al di là del confine campano, l'estrazione petrolifera è un'esperienza matura che ha dispiegato tutti i suoi effetti – diretti e collaterali – su un territorio in tutto e per tutto simile al Vallo di Diano. Simili dunque sono le problematiche ambientali, antropiche, geomorfologiche e sismiche che porta con se l'operazione “Monte Cavallo”.

Di queste problematiche discuteranno tecnici e scienziati di indiscussa competenza. Moderati da Tiziana Medici, dopo i saluti del rettore Raimondo Pasquino, interverranno Davide Bubbico, docente di Sociologia Economica presso l'UniSa, Vincenzo La Penna, direttore del Cnr Basilicata, Michele Somma,
Segretario Regionale Comunità Lucana. Ed ancora: Maria Rita D'Orsogna, docente di Fisica presso la California State University of Northridge, Vincenzo Belgiorno, docente di Ingegneria presso l'UniSa, Franco Ortolani, docente di Geologia presso l'UniNa Federico II, Giuseppe Sorrentino, presidente di FederConsumatori Salerno, e Gianluca De Martino, presidente di Legambiente “L'Orizzonte” Salerno.




1 commento:

  1. mah, questi comitati ed enti vari non so fino a che punto sono reali o pseudo partiti politici creati al solo fine di recimolare voti, comunque il petrolio, personalmente lo vedo come progresso, industrializzazione, lavoro, e non il mostro che alcuni vogliono dipèingerlo, intorno all'estrazione petrolifera gira l'economia, si crea un indotto, io lo vedo in val d'agri, in basilicata, dove lavoro, non nel settore del petrolio, e tutto questo male non lo vedo, anzi la gente lavora..........., e poi la finiscano i soliti ambientalisti falsi a dire baggianate che d'inquinamento c'è già sotto altre forme e di sicuro il petrolio non va a peggiorare la cosa va semplicemente ad integrarsi in una situazione generale già persistente.

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